6 Ottobre 2009
La maiscoltura piemontese e la diabrotica. Quale futuro?

VIGONE – "La maiscoltura piemontese e la diabrotica. Quale futuro?": questo il titolo del convegno organizzato da Coldiretti Torino, in collaborazione con la Città di Vigone. L’appuntamento è per il 17 ottobre, al teatro Selve, con inizio alle 9,30. Il convegno, moderato da Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino, vedrà la partecipazione di: Ambrogio Claudio Restagno, sindaco di Vigone; Giacomo Michelatti, responsabile del settore Fitosanitario della Regione Piemonte; Lorenzo Furlan, del dipartimento di Agronomia ambientale e produzioni vegetali, Università di Padova, coordinatore del gruppo ministeriale Diabrotica; Stefano Masini, responsabile nazionale dell’area Ambiente e territorio di Coldiretti; Marco Balagna, assessore provinciale all’Agricoltura, montagna, tutela fauna e flora, parchi e aree protette; Mino Taricco, assessore regionale all’Agricoltura.
Riccardo Chiabrando, spiega: "Dopo diversi anni di osservazione, nel 2009 sono stati riscontrati i primi danni evidenti provocati dalla diabrotica del mais. Quest’anno abbiamo assistito a momenti di forte preoccupazione tra i maiscoltori. Sicuramente la diabrotica rappresenta un problema importante, messo sotto osservazione e annunciato dai monitoraggi effettuati in Regione Piemonte a partire dal 2001".
La diabrotica del mais è un insetto coleottero, originario dell’America settentrionale, che vive principalmente a spese di tale coltura e che ha fatto registrare i primi segnali della sua presenza in Italia nel 1998. Gli attacchi da diabrotica possono comportare notevoli danni economici: le larve dell’insetto colpiscono le radici, causando una riduzione nell’assorbimento degli elementi nutritivi e predisponendo la pianta all’allettamento; gli adulti possono invece alimentarsi con le infiorescenze femminili, provocando aborti fiorali e danneggiando la granella in fase di maturazione. Essendo un parassita molto pericoloso, la lotta contro la diabrotica del mais è diventata obbligatoria nove anni or sono, con decreto ministeriale del 23 febbraio 2000, modificato con decreto ministeriale del 21 agosto 2001 e dal decreto dell’8 aprile 2009.
"In Piemonte, la presenza della diabrotica è stata accertata nel 2001, nella provincia di Novara, a seguito di un monitoraggio con trappole sessuali, organizzato dal settore Fitosanitario regionale – aggiunge Diego Furia, direttore di Coldiretti Torino –. Nel 2002, in applicazione al decreto di lotta obbligatoria, sono stati intensificati i monitoraggi, ampliando l’area di controllo a tutto il territorio maidicolo piemontese. Dall’indagine effettuata nel 2003 è emerso che l’insetto può essere ormai considerato stabilmente insediato in tutta la nostra regione. Le campagne di monitoraggio seguenti hanno messo in evidenza un generalizzato aumento delle popolazioni dell’insetto in tutta la regione, con una distribuzione disomogenea, con rischi più alti nelle zone nelle quali si pratica la monocoltura maidicola. Oggi i danni maggiori – comunque complessivamente ancora contenuti – si registrano nel Novarese e nel Vercellese. Per quanto riguarda la provincia di Torino, il parassita è presente su tutto il territorio coltivato a mais, mentre si notano conseguenze negative principalmente a Nord di Torino – Canavese e Chivassese – con qualche presenza, sporadica di danni, anche nelle aree nella prima cintura a Sud del capoluogo piemontese – La Loggia, Orbassano e Carignano. Alla luce delle attuali conoscenze tecniche, la migliore strategia di contenimento dell’insetto è rappresentata dalla rotazione colturale; gli eventuali trattamenti insetticidi contro gli adulti e l’adozione di misure agronomiche sfavorenti servono esclusivamente per contenere la crescita numerica delle popolazioni esistenti".
Riccardo Chiabrando conclude: "Al di là delle posizioni di parte – stimolate anche da interessi – è necessario fare il punto e attivare una serie di riflessioni, naturalmente attraverso l’attività informativa e di ricerca volte alla conoscenza del parassita sul nostro territorio e allo studio di attuazioni di misure atte a difendere la produzione e a contenere i suoi costi. E’ questo l’obiettivo del convegno".

PROGRAMMA
 
La maiscoltura piemontese
e la diabrotica. Quale futuro?
Vigone – teatro Selve – 17 ottobre 2009 – ore 9.30

- Modera Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino

- Ore 9.30 Saluto di Ambrogio Claudio Restagno, sindaco di Vigone;

- ore 9.45 La diabrotica in Piemonte, Giacomo Michelatti, responsabile del
settore Fitosanitario della Regione Piemonte;

- Ore 10.15 La protezione razionale del mais dagli insetti, Lorenzo Furlan,
dipartimento di Agronomia ambientale e produzioni vegetali, Università di Padova;

- Ore 11.00 Coltivare mais tra difficoltà tecniche, ambientali ed economiche,
Stefano Masini
, responsabile nazionale dell’area Ambiente e territorio di
Coldiretti;

- Ore 11.30 Saluto di Marco Balagna, assessore provinciale all’Agricoltura, montagna, tutela fauna e flora, parchi e aree protette;

- Ore 11.35 Saluto di Mino Taricco, assessore regionale all’Agricoltura.

Seguirà dibattito

Info
Cristoforo Cresta, tel. 011-6177275
e-mail: cristoforo.cresta@coldiretti.it

I MERCATI DELLA DOMENICA DI CAMPAGNA AMICA

     

Progetto Info PAC

INFO PROGETTO PAC: Apri l'articolo    

Leggi tutti gli articoli

Leggi tutti gli articoli

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi