TORINO – L’assemblea provinciale di Coldiretti Torino, all’unanimità, ha approvato il bilancio consuntivo 2007 e il bilancio preventivo 2008. La riunione si è svolta il 20 maggio all’Hotel Gallia di Pianezza. I lavori sono iniziati alle 9,30 ed hanno visto la presenza di 167 presidenti di sezione, del consiglio direttivo e dei dirigenti di Giovani Impresa, Donne Impresa, dell’Associazione provinciale Pensionati e di Terranostra.
L’assemblea si è aperta con l’intervento del presidente provinciale Riccardo Chiabrando che ha riassunto l’attività sindacale degli ultimi mesi su alcuni temi: l’andamento della difficile trattativa in sede regionale per il prezzo del latte della campagna 2008-2009; le difficoltà che oggi incontrano gli allevatori che producono carne, con le sofferenze presenti nel comparto suinicolo, in quello dei bovini da ingrasso e anche nel settore cunicolo; le iniziative portate avanti dalla Coldiretti per sostenere la vendita diretta, per realizzare, dove possibile, nuovi farmer market e per promuovere i prodotti a chilometri zero; gli ingenti danni provocati dagli ungulati e dalla fauna selvatica alle coltivazioni agricole di vaste zone della provincia; il nuovo Psr 2007-2013 con l’apertura delle prime misure, non sempre rispondente alle attese dei coltivatori; gli ostacoli che gli imprenditori agricoli devono affrontare nell’attesa di una maggiore semplificazione burocratica.
Emilio Fugazzi, direttore Coldiretti Torino, ha illustrato i documenti economici sottoposti all’approvazione dell’assemblea: "Il bilancio 2007 chiude con ottimo esito. Il lavoro impostato dalla dirigenza e attuato dalla struttura ha portato buoni frutti: i conti della Federazione sono positivi; per la seconda annualità si prosegue nella direzione del risanamento. Si tratta di una tendenza che, con il 2008, dovrebbe portarci a chiudere con le pendenze del passato e a portare in positivo anche il patrimonio netto della Federazione, oggi non ancora totalmente recuperato".
Nella seconda parte della mattinata l’assemblea ha approvato, sempre all’unanimità, alcune modifiche ai 42 articoli dello statuto della Federazione per rendere il documento omogeneo a quello confederale. Tra le variazioni, all’articolo 1 Coldiretti Torino è definita "organizzazione sindacale di rappresentanza delle persone e delle imprese che operano in agricoltura, nelle attività connesse e nell’agroalimentare". All’articolo 2, relativo alle finalità, tra gli scopi è stato introdotto il seguente testo: "Garantire la tutela e incentivare lo sviluppo – anche attraverso la promozione di adeguate politiche sociali – della persona e della sua professionalità, considerando il ruolo che la famiglia e i valori di sussidiarietà e di solidarietà sociale rappresentano nella società". Tra gli scopi di Coldiretti Torino è stato altresì inserito l’impegno di "Promuovere, anche al fine di favorire l’aggregazione tra imprese, la costituzione e lo sviluppo di cooperative, consorzi, società di persone, società agricole a responsabilità limitata e altre società di capitali nonché di altri enti per la produzione, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti e servizi, per l’acquisto collettivo di beni strumentali e altre merci e servizi necessari all’attività agricola e per l’erogazione di servizi alle imprese e alle persone, assumendone la rappresentanza sindacale". Un terzo paragrafo aggiunto prevede di "Promuovere politiche di governo e di sviluppo eco-sostenibile e durevole del territorio e dell’ambiente e faorire ".
L’assemblea si è chiusa con la proiezione video dell’intervento conclusivo del presidente confederale Marini all'incontro dei direttori con il titolo "Per crescere nel tempo che ci aspetta" svolto a Catania nei giorni 21, 22 e 23 aprile scorsi. La linea indicata dal presidente Marini sull’impegno di Coldiretti in quest’ultimo anno ha raccolto ampi consensi da tutta l’assemblea.