3 Febbraio 2009
Il decreto quote latte non penalizzi coloro che hanno operato nella legalita’

TORINO – "Prima di formulare le nostre osservazioni rispetto ai contenuti del decreto sulle misure urgenti in materia di produzione lattiera, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, attendiamo la pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale". Riccardo Chiabrando, presidente Coldiretti Torino, riassume così la posizione della federazione provinciale, mentre da Roma arriva il comunicato del presidente nazionale Sergio Marini con la notizia che il sindacato agricolo "presenterà nei prossimi giorni le richieste di modifiche ritenute necessarie, in sede di conversione parlamentare del decreto".
Emilio Fugazzi, direttore Coldiretti Torino, aggiunge: "Questo decreto si può definire fantasma perché a distanza di giorni dalla sua approvazione non è stato ancora reso pubblico. Nel frattempo, dalle Regioni come dall’Europa giungono segnali preoccupanti. In sede di riunione della commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni, svolta a Roma recentemente, è emerso un pesante e diffuso senso di disagio da parte di queste ultime nei confronti delle politiche agricole attuate per il Governo dal ministro Luca Zaia. Tra i punti al centro delle critiche, il mancato coinvolgimento delle Regioni sulle iniziative legislative".
Riccardo Chiabrando conclude: "Altri elementi problematici sul decreto-fantasma arrivano anche da Bruxelles. La stessa portavoce della commissaria europea all'Agricoltura Mariann Fischer Boel ha riferito perplessità circa alcune delle misure del decreto che in precedenza erano state discusse in via bilaterale. La Commissione europea nutre preoccupazioni riferite alle misure di cui si era già parlato, ma senza concedere autorizzazioni preventive. Anche dalla Comunità europea il messaggio è chiaro: fino ad ora non sono a conoscenza del testo adottato dal ministro Luca Zaia".
Riccardo Chiabrando con Paolo Odetti, vicepresidente con delega al settore latte, concludono: "Su questo provvedimento abbiamo detto subito che c’erano luci e ombre. Uno degli argomenti più controversi è la non rinuncia dei contenziosi nei futuri piani di rateizzazione. Appena ci sarà data la possibilità di leggere il testo, Coldiretti lavorerà affinché il Parlamento corregga le parti del decreto che riterremo penalizzanti per i produttori che in questi anni si sono mossi nel pieno rispetto della legge 119".

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