Manifestazione di Coldiretti Torino, venerdì 11 marzo, ore 9.30 a Frossasco (TO).
Gli agricoltori si concentreranno in piazza “Comune di Piamonte” (zona Bivio) per dare vita a un corteo di trattori e a un successivo corteo a piedi che terminerà con presidio pubblico di fronte allo stabilimento Kastamonu dove si concluderà la manifestazione con l’intervento delle autorità.
Scendiamo in piazza con i cittadini e i nostri trattori per difendere la salute, l’ambiente e l’immagine stessa del Comune di Frossasco, della val di Noce e di tutta la fascia pedemontana pinerolese.
Il progetto di riapertura dello stabilimento ex Annovati/Trombini da parte della nuova proprietà, la multinazionale Kastamonu, rischia di danneggiare gravemente le produzioni agricole di un territorio che sta puntando sulla qualità ambientale e sul distretto del cibo.
Innanzitutto, siamo assolutamente contrari all’aumento di cubatura del fabbricato industriale: non possiamo permettere altro consumo di suolo fertile.
Ma non possiamo anche accettare che una parte dell’impianto in progetto possa, anche in futuro, provocare fenomeni di inquinamento acuto con contaminazioni dei terreni ma nemmeno possiamo tollerare peggioramento della qualità dell’aria.
Quali garanzie ci vengono fornite sull’impatto ambientale dell’impianto di termovalorizzazione che brucerà il polverino legnoso e altri scarti di lavorazione? Quali garanzie abbiamo che non si tratti di un impianto sovradimensionato rispetto a una reale esigenza di valorizzare solo uno scarto di lavorazione?
Non vorremmo che la parte di incenerimento e produzione energetica rappresentasse un business tale da richiedere quantità elevate di combustibile legnoso con il rischio che a Frossasco si smaltiscano scarti da altre fabbriche e da altri territori.
Inoltre, ci preoccupa la composizione di questo scarto che verrebbe incenerito. Quanto possiamo essere sicuri che si tratti soltanto di polveri e segature di legno puro?
Quali garanzie abbiamo che non finiscano bruciati anche residui di colle e di verniciature?
Ricordiamo che un evento di contaminazione dei terreni sarebbe letale per le nostre aziende.
Stiamo parlando del futuro del cibo di tutti. Troppe volte in passato, aziende agricole hanno dovuto cessare la produzione di carne, latte, frutta, ortaggi perché i loro terreni sono stati trovati pieni di metalli, Pcb, diossine.
Non vogliamo giocarci il futuro perché si ha fretta di approvare un progetto. Siamo stufi di non vedere considerate le ragioni dell’agricoltura che sono poi le stesse di tutti i cittadini: qualità ambientale, qualità del cibo, salute delle persone e degli animali. Le nostre aziende producono per filiere di qualità che, in futuro, saranno sempre più strategiche.
Alla manifestazione sono invitati anche i sindaci dei comuni limitrofi e, naturalmente, tutti i cittadini.
All’iniziativa di Coldiretti Torino ha dato la sua adesione anche il Comitato Ambiente Agricoltura Pedemontana Pinerolese.