20 Luglio 2020
“Favorire export Made in Piemonte con un robusto piano di promozione”

Nel primo trimestre 2020 in calo l’export piemontese verso gli Stati Uniti 

 

TORINO - Calano, in controtendenza rispetto all’andamento generale a maggio, le esportazioni di alimentari e bevande, rispetto al mese precedente, registrando -3 per cento, per effetto delle difficoltà che sta attraversando la ristorazione nei diversi continenti dove l’epidemia è in piena espansione. A partire dagli Stati Uniti, dove la flessione è quasi il triplo. Questo emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero a maggio 2020.

In Italia 3 aziende agroalimentari su 4 registrano un calo delle vendite all’estero per effetto di una pioggia di disdette provenienti dai clienti di tutto il mondo, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. A pesare è stata inizialmente la disinformazione, strumentalizzazione e concorrenza sleale, anche di Paesi alleati, con addirittura la assurda richiesta di certificati “virus free” sui prodotti agroalimentari Made in Italy a cui si è aggiunta successivamente la drammatica crisi della ristorazione a livello globale che vede la cucina italiana protagonista in tutto il mondo.

Secondo i dati elaborati da Unioncamere Piemonte, su dati Istat, in Piemonte, nel primo trimestre del 2020, il valore delle esportazioni piemontesi di merci è stato di 10,8 miliardi di euro, pari a un calo del 5,8 per cento rispetto al dato del primo trimestre 2019. Le esportazioni verso i Paesi extra-Ue hanno registrato una flessione di intensità doppia (-8,0%) rispetto a quella evidenziata per l’area comunitaria. Al calo del 13,7 per cento delle vendite verso gli USA segue la flessione dell’11,7 per cento registrata verso la Gran Bretagna. Molto pesante la battuta d’arresto sul mercato svizzero (-26,5%) e su quello cinese (-19,7%).

«Occorre un robusto piano di promozione per sostenere le nostre eccellenze all’estero – sostiene Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino -. Per favorire l’internazionalizzazione occorre superare l’attuale frammentazione e dispersione delle risorse. Bisogna puntare a una regia nazionale, attraverso un’Agenzia unica, che accompagni le imprese in giro nel mondo con il sostegno delle Ambasciate, dove vanno introdotti anche adeguati principi di valutazione delle attività legati, per esempio, al numero dei contratti commerciali. In Piemonte a farne le spese è sicuramente il vino che era fortemente richiesto all’estero, grazie ai suoi alti standard qualitativi e già particolarmente apprezzato negli Usa che ne assorbivano il 35 per cento, con le esportazioni che raggiungevano quota 200 milioni di euro».

 

-104ColdirettiTorino2020

I MERCATI DELLA DOMENICA DI CAMPAGNA AMICA

     

Progetto Info PAC

INFO PROGETTO PAC: Apri l'articolo    

Leggi tutti gli articoli

Leggi tutti gli articoli

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi