15 Giugno 2020
Coldiretti: «Non basta la riapertura parziale del “ponte nuovo” nel comune di Alpignano»

Sergio Barone: «Se ne progetti uno nuovo usando le risorse

del bacino di laminazione previsto sulla Dora Riparia»

 

ALPIGNANO – «La Città Metropolitana di Torino ha compiuto le verifiche sul cosiddetto “Ponte nuovo” di Alpignano, chiuso al traffico da settimane a seguito dei problemi strutturali emersi. Dopo gli interventi necessari, presumibilmente in ottobre, il ponte verrà riaperto al traffico, limitatamente ai mezzi leggeri, con peso inferiore ai 35 quintali». Paolo Ruzzola consigliere regionale  e consigliere della Città Metropolitana di Torino, sintetizza così la riunione da lui convocata per fare il punto della vicenda della chiusura del ponte: «I tecnici della Città metropolitana hanno concluso le verifiche sulla struttura. Dalla Città metropolitana sono stati stanziati 300mila euro – in anticipo sui fondi statali in arrivo - per interventi che potranno portare già in autunno alla riapertura del ponte, limitatamente ai mezzi sotto i 35 quintali. Tutti hanno convenuto sulla necessità di riaprire in fretta il ponte e successivamente di intervenire con una ristrutturazione tale da consentire la riapertura senza limiti di peso per chi transita».

Presenti al confronto in remoto Fabio Bianco, consigliere della Città metropolitana delegato ai Lavori pubblici e infrastrutture, dirigenti e funzionari della Citta metropolitana, Ivan Vecchi in rappresentanza del commercio e delle partite Iva alpignanesi, il vice presidente di Coldiretti Torino Sergio Barone e Pier Paolo Davì segretario di zona Coldiretti Rivoli.

Sergio Barone, vice presidente di Coldiretti Torino, ritiene che la soluzione che si prospetta non sia sufficiente: «Una riapertura parziale non risolve i problemi del mondo agricolo perché i mezzi agricoli anche dopo la riapertura autunnale del ponte continueranno a non poter transitare e, come già avviene oggi, e saranno costretti a lunghe percorrenze nel transitare dalla cascine ai campi». Sergio Barone aggiunge e chiude: «La nostra proposta al tavolo è stata chiara: Non siamo soddisfatti di riaperture parziali. Si lavori piuttosto a un progetto di un nuovo ponte per Alpignano e per la viabilità dei Comuni vicini. Oggi lo Stato, con il decreto Ponti per il ponte nuovo di Alpignano ha stanziato 2 milioni di euro. Noi facciamo una proposta concreta: progettare e costruire un nuovo ponte  - cioè l’unica soluzione percorribile per risolvere i problemi di viabilità per Alpignano e i Comuni vicini – dirottando e utilizzando le risorse in programma per il bacino di laminazione previsto sulla Dora Riparia, progetto che il mondo agricolo considera non utile».

 

-79ColdirettiTorino2020

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