17 Marzo 2022
Canavese, no ai campi fotovoltaici, i pannelli mettiamoli sui tetti

No ai nuovi campi fotovoltaici nel Canavese, sì ai pannelli sui tetti delle aziende agricole di tutta la provincia di Torino.

Lo chiede Coldiretti Torino di fronte ai progetti di tre mega impianti fotovoltaici a terra previsti nei campi di Lombardore-San Benigno, Rivarolo Canavese in frazione Argentera e Leinì. Questi tre progetti, messi insieme sottrarrebbero quasi 50 ettari di terreno. Uno spazio enorme che andrebbe nelle mani della speculazione energetica con la regia dei fondi di investimento. Per capire la portata di questo vero e proprio attacco all’agricoltura canavesana basta ricordare che questa superficie è in grado di produrre ben 4.500 quintali di mais per l’allevamento di carne e latte di qualità e oltre 2.600 quintali di grano per la panificazione.

«Vogliamo che aumentino i pannelli fotovoltaici sui tetti delle stalle, delle cascine e dei magazzini agricoli per contribuire alla crescita della quota di energia prodotta in Italia e per onorare la svolta green decisa con il Piano nazionale di resilienza e ripartenza. Invece, siamo assolutamente contrari a nuovi campi fotovoltaici su terreni agricoli per non compromettere la produzione alimentare, oggi sempre più strategica di fronte ai contraccolpi della guerra in Ucraina». È il commento di Coldiretti Torino che accoglie con favore la notizia che il governo ha pronti bandi per accedere a 1,5 miliardi di finanziamenti per l’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine, senza il consumo di suolo.

Il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli ha accolto proprio una richiesta di Coldiretti divenuta ancora più attuale con il rialzo folle dei prezzi dell’energia, prima per gli effetti della crisi Covid e ora per l’invasione russa dell’Ucraina.

Produrre più energia a casa nostra è sempre più urgente, soprattutto se si tratta di energia pulita e rinnovabile: una produzione che diventa un fondamentale compendio di reddito per le aziende agricole sfruttando le superfici già edificate.

«Una opportunità – sottolinea il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini - che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva in Italian pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile. Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti».


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