19 Marzo 2021
Agricoltura e qualità dell’aria: il settore rischia la paralisi

Il Piano straordinario adottato dalla Regione Piemonte blocca

le concimazioni. Abbruciamenti vietati fino al 15 aprile 2021

 

C’è preoccupazione fra gli agricoltori per le recenti limitazioni, con il rischio di sanzioni, introdotte dalla Regione Piemonte con il Piano straordinario sulla qualità dell’aria.

Quando scatta l’allerta arancione o rosso, segnalato in seguito alle rilevazioni effettuate dall’agenzia regionale, Arpa Piemonte (e rilevabili al seguente indirizzo internet https://webgis.arpa.piemonte.it/protocollo_aria_webapp/), sono vietate le distribuzioni di fertilizzanti, ammendanti, correttivi, reflui e digestati, palabili e non palabili, contenenti azoto, letami e assimilati (ad eccezione delle distribuzioni effettuate con interramento immediato). Inoltre, con qualsiasi livello di allerta, dal 15 settembre al 15 aprile 2021, sono vietati gli abbruciamenti di materiale vegetale, come ad esempio i rami delle potature o i sarmenti delle viti che proprio in questo periodo abbondano nelle campagne.

«Gli agricoltori dalla natura ricavano il reddito del loro lavoro – evidenzia il direttore di Coldiretti Torino, Andrea Repossini – e quindi sono per una gestione ambientale sostenibile. Il problema è le limitazioni, di punto in bianco, riguardano praticamente tutto il territorio, 947 Comuni piemontesi su 1.181, escludendo solo la fascia montana alpina. Secondo alcuni studi il contributo del settore agricolo-zootecnico all’emissione di PM10 primario è appena del 5%. Per quanto riguarda l’ammoniaca il settore agricolo – secondo un recente rapporto dell’Ispra – dal 1990 a oggi fa registrare una riduzione del 23% delle emissioni».

«In una fase già difficile dovuta all’emergenza sanitaria per la pandemia covid-19 – rimarca il presidente di Coldiretti Torino, Fabrizio Galliati – si rischia di non garantire le produzioni agricole di base per la catena alimentare. Per evitare ulteriori danni economici alle imprese e alla filiera agroalimentare, tramite la federazione regionale Coldiretti Piemonte abbiamo presentato alla Regione Piemonte una serie di richieste per rivedere e ‘alleggerire’ queste limitazioni. Bisogna anche considerare che altre Regioni non hanno adottato disposizioni così restrittive e con le limitazioni anti Covid-19 di queste settimane rischiamo gravissimi danni economici, agevolando indirettamente le importazioni».

Le Regioni della Pianura Padana, tra le quali il Piemonte, hanno adottato un Piano straordinario sulla qualità dell’aria per la procedura d’infrazione europea contro l’Italia anche a seguito di minaccia di riduzione dei trasferimenti Psr e Pac. A loro volta, i Comuni, per evitare le sanzioni in caso del superamento dei limiti di concentrazione del particolato fine PM10 e PM2,5, hanno dovuto adottare le specifiche ordinanze con le conseguenti pesanti sanzioni.

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-17-ColdirettiTorino2021

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