8 Febbraio 2008
Accordo sul prezzo alla stalla del latte prodotto in Piemonte

TORINO – Giovedì 7 febbraio scorso il tavolo regionale ha raggiunto l’accordo integrativo sul prezzo del latte alla stalla in Piemonte. Il tavolo, convocato presso il palazzo della Regione di corso Stati Uniti, si è riunito dalle 9 fino ad oltre l’una. Da metà mattinata duecento allevatori, con una dozzina di trattori, hanno presidiato il palazzo fino alla sigla dell’accordo.
Riccardo Chiabrando, presidente Coldiretti Torino, spiega: "Con l’intesa raggiunta il prezzo medio del latte alla stalla per litro passa da 37,10 centesimi a litro a 40,33, salvo conguaglio, consentendo pertanto un recupero di buona parte degli aumentati costi di produzione. Inoltre il prezzo che sarà pagato a marzo è praticamente pari al prezzo del latte alla stalla della vicina Lombardia". "Dopo una estenuante trattativa – prosegue Chiabrando – siamo riusciti ad arrivare ad un accordo grazie anche all’importante ruolo di mediazione esercitato dall’assessore Mino Taricco, che intendiamo ringraziare per l’impegno profuso. Sono cosciente che per alcuni produttori il risultato non è del tutto soddisfacente: considerate le condizioni del momento, che vedono una riduzione dei consumi di latte fresco e un aumento della produzione, ritengo che l’accordo portato a casa sia positivo. Grazie all’intesa il latte alla stalla nel prossimo marzo arriverà ad essere pagato 0,42-0,43 centesimi per litro. Questo prezzo servirà come base per ricontrattare la prossima annata lattiera che inizierà il primo aprile 2008. Già in questo accordo integrativo avremmo voluto inserire una indicizzazione del prezzo del latte alla stalla che tenesse in considerazione sia i costi degli allevatori che i prezzi finali al consumo, ma ciò non è stato possibile. Questa richiesta sarà riproposta con fermezza agli industriali nella prima decade di marzo quando avvieremo le trattative per il prezzo del latte alla stalla per la campagna lattiero casearia 2008/2009. Un contratto indicizzato è un obiettivo cui non intendiamo rinunciare".
Chiabrando aggiunge ancora altri particolari della trattativa: "Nonostante l’insensibilità degli industriali a molte ragioni alla base della mobilitazione di queste settimane degli allevatori siamo comunque riusciti a comunicare parte del disagio che vivono i produttori di latte Piemontesi, sinora penalizzati rispetto a quelli della vicina Lombardia. Questo accordo integrativo restringe l’ultraventennale diversità di prezzo tra le due regioni che non trovava alcuna giustificazione in termini economici, tanto meno per la qualità del latte". Il presidente del berretti gialli torinesi conclude: "La firma è arrivata grazie a due iniziative di mobilitazione che hanno visto presenti centinaia di produttori. L’ottima partecipazione degli allevatori al presidio alla Centrale del latte del 1° febbraio scorso e a quello davanti al palazzo della Regione nel giorno della riapertura della trattativa ci ha consentito di riportare al tavolo gli industriali e di chiudere con un accordo che pone le giuste premesse per avviare, in modo più sereno, il confronto per la prossima campagna produttiva. A tutti gli allevatori che hanno partecipato alle due iniziative di mobilitazione va un sentito grazie".

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